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Ho avuto la fortuna di incontrare grandi personaggi. Via classica, anche se tormentata, dopo varie vicissitudini e la pratica di molti mestieri: Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti e specializzazione in Storia dell’Arte all’Università, poi l'insegnamento, i primi passi e le prime mostre − che risentono del clima concettuale tanto in voga nella Firenze degli anni ’70 − poi, ancora, l’incontro con giovani artisti animati da ideali comuni come Luigi Doni, Walter Falconi, Rodolfo Meli e Gianni Cacciarini, con battaglie epocali per l’affermazione di una pittura contemporanea con radici antiche, aiutato anche dalla frequenza degli studi di Pietro Annigoni e Antonio Bueno.
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