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Visualizzazione dei post da 2015

ART 3.0: AutoRiTratto di Anna Rita Angiolelli

Penso che oggi ci sia una grande confusione, ci sono moltissimi artisti anche bravi che vorrebbero affermarsi, ma le gallerie non sono più come una volta, oggi aprono gallerie ovunque che offrono esposizioni a pagamento affittando spazi senza puntare sulla qualità: l‘importante                                               Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Naomi Tydeman

Ho incontrato Naomi Tydeman attraverso le sue opere presso il Museo della Carta di Fabriano. Piccoli quadri che intrappolavano lo sguardo e lo portavano oltre, in uno spazio del pensiero molto più complesso e adimensionale. In seguito, chiedendo la possibilità di contattarla al Direttore del Museo, Giorgio Pellegrini, ho scoperto che era una delle firme più importanti dell'acquerello nel Regno Unito.                                                   Leggi L'intervista  

ART 3.0: AutoRiTratto di Davide Pavlidis

Non era sicuro che avremmo fatto questa intervista perché Davide Pavlidis stava lavorando alle stagioni e non voleva scrivere prima di averle ultimate. Un mese, ancora un mese, un mese ancora, ma alla fine troviamo un accordo e in attesa dell'inverno proviamo a fare la sua conoscenza. Guardando il profilo non si comprende con chi si abbia realmente a che fare: un uomo intelligente è sicuro, ma anche ironico, ma non solo ironico, anzi l’ironia sembra una maschera per difendere i buoni sentimenti da sguardi indiscreti, un modo per spostare l’attenzione da lui ad un altro oggetto.                                 Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Cici Egidio Peis

I suoi dipinti sono l’amore viscerale per la Sardegna:  per la sua terra, per le viscere della sua terra, le miniere . Ama quei dipinti perché valorizzano la forza e l’orgoglio di un popolo che soffre, che lotta e che resiste, da sempre. Emanuela Torri, critica d’arte scrive: “I quadri di Cici Egidio Peis sono una piccola camera delle meraviglie che racchiude sogno, sguardi, scene di vita quotidiana, storie sentite e storie vissute. Opere d’arte e soggetti naturali sembrano le quinte di  un teatro animato da uomini e donne  che ci invitano a cogliere, anche per un solo attimo, l’emozione dentro

ART 3.0: AutoRiTratto di Bruno Bozzetto

Quando una persona brucia di passione esercita su di me un fascino magnetico e Bruno Bozzetto brucia di passione per il disegno e per il cinema da quando aveva sedici anni. È un visionario, ma uno di quelli che sa esattamente cosa vuole, dove cercarlo e come ottenerlo.  Inutili i tentativi di farlo desistere, la sua sembra più una missione che una passione e forse neppure si interroga troppo sulle conseguenze, perché l'unica conseguenza possibile è raggiungere l'obiettivo. In quest'ottica le difficoltà si affrontano, si aggirano e comunque si superano proprio perché non esiste un'alternativa.                                 Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Isabella Bianchini

Isabella dipinge da sempre: su muro, tela, cartone e tavole. Isabella Bianchini nata a Roma il 26 novembre del 1956 è figlia d’Arte, sua madre, Liliana Mariotti, era pittrice attiva negli anni '70. Isabella, dopo il liceo Artistico di Roma a via Ripetta, frequenta la bottega di restauro di Everardo Pavia a via Margutta, lavora ai disegni per tessuti a Como nello studio Farkas e nella grafica pubblicitaria con Mario Puzo a Roma. Frequenta il corso di  tromp l’oeil  con Roberto Lucifero e quello di restauro, tenuto da Marco Pepoli e Gian Luigi Colalucci. Realizza grandi dipinti murali in Italia e negli Stati Uniti (in New Jersey e Florida) restando attiva nel restauro fino al 2013                                                      . Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Daniele Caluri

Tutto è nato da un'immagine nella quale si proponeva la trasformazione del mausoleo di Ciano, a Livorno, nel deposito di Zio Paperone. Solo un livornese poteva pensare una cosa simile, ma tutto sarebbe finito lì se mio marito, non avesse letto che l'idea aveva incuriosito le maggiori testate giornalistiche e che il progetto era di uno dei miei disegnatori preferiti: il creatore di Luana la bebisitter, Fava di Lesso e Don Zauker.                                                                       Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Giuliana Bacciu

  Giuliana Bacciu nasce nel 1960 a Brunella, un piccolo paese della costa nord orientale della Sardegna. Già dalla primissima infanzia dimostra una spiccata curiosità verso qualsiasi forma d'arte e una naturale inclinazione verso il disegno e la pittura. Dopo aver conseguito gli studi della scuola dell'obbligo, intraprende gli studi artistici, iscrivendosi all'Istituto Statale                                            Leggi L'intervista

Art 3.0. AutoRiTratto di Fabio Magnasciutti

                                                         Mi chiamo Fabio Magnasciutti e sono nato a Roma nel 1966. Sono un illustratore e vivo di questo da circa venticinque anni ma, negli ultimi sei o sette, mi dedico costantemente alla satira . Ho pubblicato numerosi libri con la casa editrice Lapis e con altri editori e illustrato diverse campagne per le aziende SARAS, ENEL, API, MONTEDISON                                                     Leggi  L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Saturno Buttò

Un artista che fa discutere, che provoca reazioni forti e spesso contrastanti e rimane lì a emettere il suo messaggio qualunque esso sia, qualunque sia l’interpretazione che l’osservatore vuole attribuirgli. Il corpo e la bellezza, la trasformazione e il limite che ogni individuo si pone come vincolo all’esplorazione.  Saturno Buttò nasce nel 1957 a Portogruaro e dopo il Liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si diploma nel 1980.                                          Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Marcello Di Pierro

  Un’infanzia accompagnata dalla febbrile passione del padre per la pittura e il desiderio di imporre alla tela emozioni che restino indelebili nel tempo, come pagine di un diario. Di Pierro fa scorrere sulle rughe dei suoi ritratti, riflessioni, tensioni che devono a loro volta imprimersi negli occhi dell’osservatore.                                                               Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Maurizio Prenna

L'incontro con Maurizio Prenna è avvenuto in sua assenza presso  il Museo della Carta di Fabriano . Le sue sculture di carta popolavano il piano superiore e pur sapendo che erano presenze immobili, mi sentivo costantemente osservata.                                        Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Vincenzo Morlotti

  Respirando l’aria di casa. Mio cugino Ennio Morlotti è riconosciuto come uno dei massimi pittori dell’Astrattismo italiano. Mio padre dipingeva, mia madre avrebbe voluto frequentare delle scuole d’arte, i miei fratelli hanno sempre condiviso tale passione. L’arte in generale è sempre stato un affettuoso tarlo di famiglia. Prima di Ennio, ho avuto un antenato scultore che venne esiliato in Francia, dopo le cinque giornate di Milano.                                                            Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Justyna Kopania

  Desideravo intervistare Justyna Kopania già da qualche mese; seguivo la sua pagina, le sue pubblicazioni e un giorno ho provato a contattarla. Per mesi non ho ricevuto risposta. Un giorno le ho scritto un solo puntino in privato questa volta sul suo profilo Facebook. Passano poche ore e ricevo una risposta. Le scrivo quindi che vorrei intervistarla per la rivista Il Pickwick e le chiedo se posso porle alcune domande.                                                          Leggi L'intervista    

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco De Angelis

Ha illustrato molti libri per Giunti, De Agostini, La Scuola, San Paolo, Lapis, European Language Institute (ventotto riviste distribuite in trenta Paesi) e altri editori; Palma d’Oro al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel ‘97, due volte Premio Consiglio d’Europa, ha ricevuto settanta premi internazionali (Istanbul, Teheran, Tokyo, Belgrado, Krusevac, Montreal, Amsterdam, Skopje, Olen, Città di Castello, Dolo, Fano, Le Piastre). Ha collaborato con RAI, TeleMontecarlo, Coldiretti, Confartigianato, Asstra, Ministero dell’Interno e molte società e associazioni. È stato membro di giurie in varie manifestazioni e i suoi lavori sono esposti in numerosi musei: Tolentino, Skopje,Teheran, Stoccolma, Boca Raton.                                                Leggi L'intervista

ART 3.0: Autoritratto di Italo Bolano

      Amo la libertà interiore e la verità e, per quanto possibile obbedisco alle leggi e ai codici del "sapiens". Trovo che in genere, i poveri sono più ricchi di umanità e spesso "sanno" più dei cosiddetti intellettuali, sono più inclini alla conoscenza che poi significa semplicemente cultura. I cosiddetti "intellettuali" spesso mi fanno paura.                                                     Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Massimo Cantini

Pontassieve. Cinque anni dopo ha dipinto il Palio di Torrita di Siena, e il Comune di Pontassieve ha acquistato due grandi dipinti, adesso posti nella Sala Consiliare del Comune stesso. È presente nel volume  Storia dell'arte italiana del '900  a cura di Giorgio Di Genova. Nel 2013 è stato insignito, dal Lions Club Valle della Sieve, del prestigioso riconoscimento Melvin Jones Fellow (Filippo Lotti,  50 pittori toscani per 50 cantanti toscani , 2010).                                                                                                            Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Casalini

Fin  da bambino ho sempre coltivavo la passione per l’arte, sicuramente influenzato dall’aria che respiravo in casa: mio padre infatti all’epoca faceva come secondo lavoro il musicista e di tanto in tanto dipingeva tele ad olio. Le sue rappresentazioni preferite erano e sono ancora oggi i soggetti cari ai  post-macchiaioli come le  nature morte,                                                           Leggi L'intervista

ART3.0: AutoRiTratto di Rodolfo Meli

     Quando ho letto il suo racconto sul Guardiano del Sonno – ed è avvenuto dopo aver visto tanti pastelli e quadri nati da quella storia che non mi veniva ancora narrata – ho creduto che le due sentinelle in due torri isolate di confine fossero figura del pittore stesso, e del giovane amico e modello nella sua casa lontana; ma non era così, Rodolfo mi ha spiegato: i due personaggi danno figura a due tendenze che sono in lui e nella sua arte: il personaggio dell'architetto, a quella intellettiva e metafisica; il contadino, che desiderava la vicinanza della terra a quella spoglia d'invenzione che non siano pose semplicemente liriche, al giovane suggerite e poi da lui lentamente variate. (Carlo Del Bravo – Bandecchi e Vivaldi 2006).                                                          Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Vittorio Ardenghi

      "Nell'analisi della pittura di Piero Ardenghi elemento fondamentale è la volontà di conferire all'insieme dell'espressione l'impronta sostenuta e dinamica della massa plastica. Essa è identificata dal colore ed in primo luogo dalla sua pregnanza fìsica, l'orchestrazione interpretativa di equilibrio formale segue un orientamento costruttivo che si alterna e si innesta in nuclei figurativi (seppur di estrema sintesi), oppure procede verso risoluzioni di gusto astratto; tuttavia al di là delle effettive testimonianze visive, il linguaggio dell'artista mantiene la sua unità, la sua coerenza, sino al punto di qualificarsi come organica "cifra" di stile, personale ed acclarata.                                                               Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Paolo Graziani

     Artista e scrittore di alcuni volumi come L'uomo senza uomo non può essere rappresentato e Piero della Francesca e l'astrazione Paolo Graziani prima di iniziare a rispondere alle nostre domande ci tiene a precisare: "Personalmente non amo molto essere definito “artista”, perché negli ultimi cinquant'anni, questo termine è stato inflazionato, deturpato, massacrato e privato del suo vero valore, incollandolo addosso a chiunque. Mi riconosco molto di più nel termine più antico di “artifex”,  che indica un  legame più stretto al senso della perizia tecnica del mestiere, altrettanto importante, e forse più, dell’idea stessa nella realizzazione di un’opera. Questa è comunque una distinzione, ripeto, strettamente personale,  che esula dal taglio dell'intervista,  ma può  indicare un ben preciso atteggiamento".                                                       Leggi L'intervista  

ART 3.0: AutoRiTratto di Pietro Vanessi

    Tutti i pensieri, belli, brutti, corretti o scorretti, dolci o prevaricatori, violenti, egoisti, feroci e spudorati ce li ha tutti lui, il cervello. O meglio, il cervello di Pietro vanessi. Cioè… il nostro" (Milo Manara).                                           Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Daniela Corsini

        Ma ci si accorge, poi,  di “voler” essere un artista? Credo si tratti piuttosto di un imprescindibile, inscindibile stato dell’anima, che ad un certo punto si manifesta in modo chiaro e totale e si impossessa di te, da quel tremulo ed incerto ondeggiare iniziale con il quale si è annunciato.                                                                                                             Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Gabriele Erno Palandri

  Gabriele Erno Palandri nasce a Pistoia nel 1970, consegue il Diploma di Arredatore e la Maturità d’Arte Applicata all’Istituto d’Arte 'Petrocchi' di Pistoia e il Diploma di Grafico Pubblicitario. Inizia negli anni ‘90 la sperimentazione delle tecniche pittoriche, pastelli, acrilici, olii fino all’esecuzione ad aerografo. Inizialmente parte da una base surrealista che sfocia sempre piu’ nel figurativo. Cerca sempre immagini che diano un messaggio e non fini a se stesse.                                                                           Leggi L'intervista                                                                                                                       

ART 3.0: AUTORITRATTO DI GIOVANNI CHILLERI

L'immagine fluida nelle sue articolazioni pare che nasca per un travaso da quella che l'ha preceduta e per tanto si rinnova, in un'eco prodigiosa, i movimenti dell'opera che l'ha generata e ne condensa ad un tratto la forma colta nell'attimo della massima maturazione creativa                                          Leggi l'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Emiliana Lippi

Il mio è un viaggio, un meraviglioso viaggio, nella realtà e nell’inconscio con l’inevitabile travaglio interiore, arricchito da gioia, ma anche da sofferenza. Un viaggio iniziato tanto tempo fa con passione e consapevolezza nella ricerca sempre più evidente di un’interiorità che si nasconde dietro facciate di perfetta armonia di corpi che, tormentati dalla luce e dal colore, esprimono attraverso la loro fisicità quello che si nasconde nell’anima.                                                            Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Davide Bonazzi

  La persona che più mi ha ispirato e spinto a continuare su questa strada è sicuramente Adelchi Galloni, grande illustratore e pittore che ho avuto la fortuna di avere come insegnante a Bologna. Si poteva imparare molto da lui anche solo vedendolo scarabocchiare ai margini di un foglio di giornale                                                        Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Nicola Cirillo

    . Per presentare Nicola Cirillo uso le parole di Maria Pia Vicinanza che, attraverso gli artcoli scritti per Dentrosalerno , ne ha sovente testimoniato ragioni, circostanze e pregi artistici. "Nato nel 1996 a Salerno, dove frequenta il Liceo Artistico 'Sabatini-Menna', fin da giovanissimo assembla ogni materiale di riciclo per costruire cose che rispondano alle sue esigenze creative e manipolative. È però un incontro casuale con la pittura attiva a determinare l’inizio di un percorso che gli ha offerto, nonostante la giovane età, la possibilità di farsi conoscere negli ambienti artistici".                               Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Marcello Scarselli

    Nel suo studio si consuma la sua vita. Aldilà dei gesti e delle parole di un uomo c’è la forza di un artista che lascia tracce del suo vissuto su ogni opera. Così diverso ma così, necessariamente, uguale è il suo stile sia nei dipinti che nelle sculture. Necessariamente perché Scarselli è sempre uguale a se stesso, coerente. Perché è un artista che, in ogni situazione, ha il bisogno, la necessità, di essere in simbiosi con l’opera.                                    Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco Orsucci

    Marco Orsucci si racconta così prima di rispondere alle nostre domande: “Sono nato 'sfollato' nel '44 ad Altopascio da famiglia livornese. Figlio di orafo, probabilmente il mio destino sarebbe stato quello di intraprendere il mestiere di mio padre. La ventura (non posso dire fortuna) è stata quella di realizzare, da giovanissimo, piccole sculture in creta che hanno suscitato un coro di "ma quanto è bravo! Ma come è creativo! Mandiamolo a studiare a Firenze" e mi sono salvato da un istituto per geometri                                                          Leggi Lintervista

#AndreaGnocchi - #ICONICO - 17 aprile 16 maggio -#Pontedera

ICONICO personale di Andrea Gnocchi al Museo Piaggio di Pontedera a cura di Riccardo Ferrucci Genere: mostra di pittura Artista: Andrea Gnocchi Titolo: “Iconico” Curatela: Riccardo Ferrucci Organizzazione: Casa d’Arte San Lorenzo in collaborazione con la Fondazione Piaggio Supervisione: Riccardo Costagliola – Presidente Fondazione Piaggio Coordinamento generale: Sabrina Caredda – Fondazione Piaggio Relazioni esterne: Annalisa Rossi – Fondazione Piaggio Allestimento mostra: Casa d’Arte San Lorenzo; Nicolino Di Carlo - Fondazione Piaggio Coordinamento tecnico: Sergio Galli – Fondazione Piaggio Inaugurazione: venerdì 17 aprile 2015 - ore 18 Luogo: Museo Piaggio, Viale Rinaldo Piaggio 7 - Pontedera (Pi

ART 3.0: AutoRiTratto di Roberto Cappellini

    Ho molto riflettutto prima di pubblicare questa intervista perché non riuscivo a modificarla editorialmente senza travolgerne il significato. Cambiare una parola, una sfumatura o anche solo la punteggiatura rende sicuramente più fruibile il testo ma non permette di seguire il contorto movimento del pensiero di chi risponde. Questo spazio che il giornale ha offerto al progetto ART 3.0 non è destinato ad uno sguardo critico sul lavoro altrui, ma è una finestra sul modo in cui gli artisti contemporanei affrontano il mondo. Uomini e donne che si raccontano                                                             Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Armando Orfeo

                                                                                                   All'età di diciassette anni iniziai la collaborazione con il grafico Norbert Niessen che mi insegnò il mestiere della grafica e la passione per Moebius. Nel 1985 conobbi Vincenzo Sparagna e la folle redazione di Frigidaire ed iniziai così a pubblicare alcune storie a fumetti su Tempi Supplementari . Nel 1994 ho inventato le storie del Sig. Cozza, che poi ho trasportato su tela, e da li ho abbandonato il mondo del fumetto per dedicarmi interamente alla pittura.                                                        Leggi L'intervista

#ArmandoOrfeo #WonderfulWorld 12-26 aprile - #Grosseto

  "Wonderful World"  un salto negli iper-mondi  dipinti di   Armando Orfeo Genere: mostra personale di pittura Artista: Armando Orfeo Titolo: "Wonderful World - un salto negli iper-mondi” A cura di: Filippo Lotti e Roberto Milani Inaugurazione: sabato 11 aprile 2015, ore 17.30 (ingresso libero) Luogo: Chiesa dei Bigi, piazza Baccarini (Centro storico), Grosseto Periodo: 12 - 26 aprile 2015 Orario: tutti i giorni 16.30-19.30 (chiusura lunedì)  Organizzazione e Allestimento: Casa d'Arte San Lorenzo In collaborazione con: C.R.A. - Centro Raccolta Arte Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Fondazione Grosseto Cultura, CEDAV Media partner: Radio Bru

ART 3.0: AutoRiTratto di Lalla Lippi

    "STREGA RIGATTIERA. Signori miei, non passino oltre a quel modo; non lascino fuggire l'occasione.Veggano, veggano che fiore di mercante! Qui v'è di tutto; e son nullameno tutte coserarissime e senza eguali in terra; tutte famose perqualche gran malanno recato, quando che fosse, agli uomini e al mondo. Io non ho in bottega un pugnale dal quale non sia grondatosangue, non una tazza che non abbia dato a bere un segreto veleno, e distrutte le più robuste complessioni; non un ornamento che non lasciasse una donna da bene; non una spada che non rompesse un'alleanza, o non trafiggesse l'avversario alle spalle.                                                      Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Mancini

         Illustratore di moda, Andrea Mancini ha realizzato acquerelli e ritratti per il catalogo Massimo Alba, collezione primavera-estate 2013. Ama l'acquerello perchè la ritiene una tecnica "lieve ma decisa, pura ed immediata, fatta di velature luminose, a volte quasi invisibili. È indiscutibilmente l’arte della leggerezza".                                                        Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Giuseppe Fernando Palagano

  Piero della Francesca e Federico Fellini. Il primo per l’assolutezza del rigore compositivo, lo straordinario uso della luce e la cristallina definizione  dei rapporti spaziali; il secondo per la fertilità creativa e  il consapevole sviluppo dell’immaginario (non va trascurato, per inciso, che il cinema, nella sua accezione più nobile, è fondamentalmente arte figurativa); in Fellini la “realtà” si pone sempre dietro e non davanti alla macchina da presa.                                                     Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Maurizio Fulvio Tronconi

Maurizio Fulvio Tronconi nasce come grafico diventando poi restauratore di dipinti su carta. Questo desiderio di far riemergere dalla carta storie cancellate dal tempo è un motivo che resta fissato su quasi tutte le sue tele. Nelle ombre si devono cercare figure appena accennate, dettagli sommessi che ricreano l'intera storia narrata dall'oggetto in primo piano. Una ricerca di attenzione e di dialogo con lo spettatore, una richiesta esplicita di interazione dinamica. E allora se ci si sofferma a guardare un treno in corsa si possono sentire quasi i ricordi di alcuni viaggiatori che forse hanno percorso lo stesso viaggio e intrevederne altri forse in attesa alla prossima banchina. Storie su storie, giochi di ombre cinesi, macchie che diventano rose, paesaggi che richiamano corpi distesi e specchi d'acqua che riflettono pensieri presenti e passati.                                                       Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco Colella

Nel 2004 ho frequentato il liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze, dove ho appreso le basi del disegno e l’uso del colore. Un’altra fase importante del mio sviluppo artistico è avvenuta sicuramente durante il corso di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, dove ho approfondito l’uso dello spazio, della prospettiva e la cura per il tratto. Negli anni seguenti, in Accademia, ho elaborato uno stile grafico e pittorico molto personale, in cui sintetizzo queste esperienze.                                                    Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Franco Mauro Franchi

Le creature di Franco Mauro Franchi si adagiano come moderne reliquie di bellezza, effondendo costumanze abbondanti, vanagloria terrestre. Anime candide dai corpi lussuriosi, si pongono in posa, solitarie e pensanti, mentre la luce naturale le scalda, vestendole di riflessi scuriti.                                                    Leggi L'intervista  

ART 3.0: AutoRiTratto di Silvia Logi

Simile ad un Arcimboldo femminile che – per virtù fantastica e capacità artigianale nel lavorare la meraviglia – riesce a formare astute significazioni allegoriche, animali ingioiellati, scatolosi affastelli di frutti, di alberi o panorami, Silvia Logi raccoglie i materiali del mondo (legnetti, perline, bottoni, pezzi di mosaico, matite, fiori secchi, pietruzze, vetrini, carte luccicanti, conchiglie ad altro ancora), per farne nuova rarità permanente, nata dalla predisposizione alla visionarietà magica e all’abilità alchemica e pratica. Come appassionata dal recupero minuzioso del minimo, del dimenticato e del futile, la Logi va alla ricerca di un ramo, di uno stelo o di un coccio, per farne elemento fondante di un nuovo componimento fantoccesco, ricucendo o incollando lembi di oggetti, rimanenze, frammenti che – riproposti in apparente concordia – generano puzzle giocondi e felici.                                    Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Paola Vallini

Non posso parlare di veri e propri modelli, preferisco parlare di contaminazione, di empatia con movimenti che avverto più vicini al mio sentire. Un grande artista per me è lo spagnolo Antoni Tàpies, che lavora molto sulla materia. Un altro grande artista, dal quale sono rimasta colpita, è Anselm Kiefer: rimasi per un’ora intera di fronte ad una sua grandissima opera al Guggenheim di Bilbao e ho avuto la stessa emozione ammirando le sue opere nella collezione Gori, alla Fattoria di Celle.                                                        Leggi L'intervista