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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

ART 3.0: AutoRiTratto di Vittorio Ardenghi

      "Nell'analisi della pittura di Piero Ardenghi elemento fondamentale è la volontà di conferire all'insieme dell'espressione l'impronta sostenuta e dinamica della massa plastica. Essa è identificata dal colore ed in primo luogo dalla sua pregnanza fìsica, l'orchestrazione interpretativa di equilibrio formale segue un orientamento costruttivo che si alterna e si innesta in nuclei figurativi (seppur di estrema sintesi), oppure procede verso risoluzioni di gusto astratto; tuttavia al di là delle effettive testimonianze visive, il linguaggio dell'artista mantiene la sua unità, la sua coerenza, sino al punto di qualificarsi come organica "cifra" di stile, personale ed acclarata.                                                               Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Paolo Graziani

     Artista e scrittore di alcuni volumi come L'uomo senza uomo non può essere rappresentato e Piero della Francesca e l'astrazione Paolo Graziani prima di iniziare a rispondere alle nostre domande ci tiene a precisare: "Personalmente non amo molto essere definito “artista”, perché negli ultimi cinquant'anni, questo termine è stato inflazionato, deturpato, massacrato e privato del suo vero valore, incollandolo addosso a chiunque. Mi riconosco molto di più nel termine più antico di “artifex”,  che indica un  legame più stretto al senso della perizia tecnica del mestiere, altrettanto importante, e forse più, dell’idea stessa nella realizzazione di un’opera. Questa è comunque una distinzione, ripeto, strettamente personale,  che esula dal taglio dell'intervista,  ma può  indicare un ben preciso atteggiamento".                                                       Leggi L'intervista  

ART 3.0: AutoRiTratto di Pietro Vanessi

    Tutti i pensieri, belli, brutti, corretti o scorretti, dolci o prevaricatori, violenti, egoisti, feroci e spudorati ce li ha tutti lui, il cervello. O meglio, il cervello di Pietro vanessi. Cioè… il nostro" (Milo Manara).                                           Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Daniela Corsini

        Ma ci si accorge, poi,  di “voler” essere un artista? Credo si tratti piuttosto di un imprescindibile, inscindibile stato dell’anima, che ad un certo punto si manifesta in modo chiaro e totale e si impossessa di te, da quel tremulo ed incerto ondeggiare iniziale con il quale si è annunciato.                                                                                                             Leggi L'intervista

ART 3.0: AutoRiTratto di Gabriele Erno Palandri

  Gabriele Erno Palandri nasce a Pistoia nel 1970, consegue il Diploma di Arredatore e la Maturità d’Arte Applicata all’Istituto d’Arte 'Petrocchi' di Pistoia e il Diploma di Grafico Pubblicitario. Inizia negli anni ‘90 la sperimentazione delle tecniche pittoriche, pastelli, acrilici, olii fino all’esecuzione ad aerografo. Inizialmente parte da una base surrealista che sfocia sempre piu’ nel figurativo. Cerca sempre immagini che diano un messaggio e non fini a se stesse.                                                                           Leggi L'intervista