Salvatore Esposito tra anni sessanta e settanta
Continua alla Galleria Schubert (via Fontana 11, 20122 Milano)
l'esposizione di opere appartenenti ad un significativo periodo della
nostra storia recente.
Conclusa la mostra dedicata all'opera di Bobo Piccoli è ora la volta di
Salvatore Esposito (Gallipoli 1937).
Martedì 30 ottobre si apre la mostra “Salvatore Esposito tra anni
sessanta e settanta”.
Quella di Salvatore Esposito è una storia personale molto differente da
quella che ha caratterizzato il percorso artistico di Piccoli. Approdato a
Milano negli anni sessanta, la città delle grandi promesse, da
giovanissimo viene invitato a partecipare al prestigioso premio San
Fedele. Proprio da questa partecipazione prende inizio la mostra. Il
dipinto "Una finestra per Ginetta" che non riuscì a fargli vincere
l'ambito premio nel 1962, ma che sancì l'inizio di un lungo percorso che
lo portò a meritarsi la cattedra all'Accademia di Brera, apre idealmente
l'esposizione, come antefatto delle opere del decennio in oggetto.
Come dice Marco Valsecchi: “i quadri più lontani nel tempo accostano
il paesaggio con un apertura di prospettive ancora naturalistiche.
Ma già il colore e la sintesi formale, a macchie espanse, a zonature
cromatiche, se ne distaccano e impongono una visuale diversa.”
Una visuale che lo porteranno verso un “astrattismo lirico”, una
retinatura cromatica cangiante che diventerà per molto tempo la sua
riconoscibile cifra stilistica.
l'esposizione di opere appartenenti ad un significativo periodo della
nostra storia recente.
Conclusa la mostra dedicata all'opera di Bobo Piccoli è ora la volta di
Salvatore Esposito (Gallipoli 1937).
Martedì 30 ottobre si apre la mostra “Salvatore Esposito tra anni
sessanta e settanta”.
Quella di Salvatore Esposito è una storia personale molto differente da
quella che ha caratterizzato il percorso artistico di Piccoli. Approdato a
Milano negli anni sessanta, la città delle grandi promesse, da
giovanissimo viene invitato a partecipare al prestigioso premio San
Fedele. Proprio da questa partecipazione prende inizio la mostra. Il
dipinto "Una finestra per Ginetta" che non riuscì a fargli vincere
l'ambito premio nel 1962, ma che sancì l'inizio di un lungo percorso che
lo portò a meritarsi la cattedra all'Accademia di Brera, apre idealmente
l'esposizione, come antefatto delle opere del decennio in oggetto.
Come dice Marco Valsecchi: “i quadri più lontani nel tempo accostano
il paesaggio con un apertura di prospettive ancora naturalistiche.
Ma già il colore e la sintesi formale, a macchie espanse, a zonature
cromatiche, se ne distaccano e impongono una visuale diversa.”
Una visuale che lo porteranno verso un “astrattismo lirico”, una
retinatura cromatica cangiante che diventerà per molto tempo la sua
riconoscibile cifra stilistica.
Dal 30 ottobre al 16 novembre
orari: da martedì a venerdì 11~19; lunedì 15~19
chiuso sabato e domenica
Galleria Schubert
via Fontana 11
20122 Milano Mi
+39 0254101633 - schubert1@interfree.it
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