Personale di Walter Cascio e Lorenzo Taini
Sede: Galleria Liba, Pontedera (PI)
Periodo espositivo: 29 giugno – 27 luglio 2013
Inaugurazione: 29 giugno 2013 ore 17.30
Indirizzo: Via G.Bruno, 9 56025 Pontedera (PI)
Aperto: giovedì, venerdì, sabato
Orario: dalle 17.00 alle 19.30
Ingresso: gratuito
Informazioni: 3472320947
Sito Web: www.gallerialiba.com
e-mail: libarte@tiscali.it
COMUNICATO STAMPA
LE ROTTE DELLA PITTURA
Sessant’anni di astrazione italiana dalla Collezione Garau
Personale di Walter Cascio e Lorenzo Taini
a cura di Alberto Rigoni
Inaugurazione
sabato 29 giugno 2013 ore 17.30
Galleria Liba, via Giordano Bruno, 9 – Pontedera (Pisa)
Inaugura il prossimo 29 giugno alla Galleria Liba di Pontedera la doppia personale di Walter Cascio e Lorenzo Taini, anteprima della più ampia Le rotte della pittura – sessant’anni di astrazione italiana dalla Collezione Garau.
All'interno di questo attivissimo centro culturale della cittadina toscna, un focus su questi due artisti che sviluppi un dialogo estetico, ampliando e valorizzando la conoscenza della pittura italiana.
La doppia personale di Walter Cascio e Lorenzo Taini è anteprima ed evento inaugurale della più ampia mostra Le rotte della pittura – sessant’anni di astrazione italiana dalla Collezione Garau che si apre sempre sabato 29 giugno, alle ore 18.30, al
Museo Piaggio di Pontedera, nella quale vengono esposti alcuni degli oltre duecento lavori presenti nella raccolta di Sergio Garau.
A Cascio e Taini, due tra i 148 artisti rappresentati in collezione, il curatore dell’evento Alberto Rigoni dedica un focus nella Galleria Liba, da anni attivissimo centro culturale della cittadina toscana, concentrato sulla pittura non figurativa italiana.
«L’idea di questa mostra collaterale – spiega Rigoni – nasce per offrire a Cascio e Taini un ingrandimento, uno spazio più ampio per poter sviluppare un dialogo. I due artisti si conoscono, si stimano e, seppur appartenenti a due generazioni diverse, dimostrano di poter imbastire un rapporto non solo personale ma anche estetico. Perché loro due e non altri? La scelta è nata
da un confronto con Sergio Garau, dal suo desiderio di ampliare sempre i confini della propria passione e dalla sua instancabile volontà di valorizzare la pittura italiana».
Walter Cascio (Bologna, 1958) lavora da tempo su direttrici minimali e raffinate, cercando nello spazio, nella materia, nella tela grezza quel rigore formale che da tante parti gli viene in effetti riconosciuto. I suoi “oggetti”, spesso realizzati utilizzando carboncino e tela grezza, sono veri e propri misuratori dello spazio, sia quando si presentano come quadri dalle forme più o
meno consuete, sia quando si configurano in “metri”. L’eterna lotta (o sarebbe meglio dire “l’inevitabile convivenza”) tra il vuoto e il pieno, tra verticali e orizzontali, tra spazio e lavoro dell’artista producono in questo caso esiti bilanciati e attenti, ma tutt’altro che freddi e insapori. In mostra, Cascio presenta due grandi lavori su carta e alcuni lavori in ceramica: la materia,
sembra volerci dire l’artista, non può che sottostare alla volontà forgiatrice dell’uomo.
Lorenzo Taini (Milano, 1977) parte da una passione per il disegno e per il fumetto, e fin da qui si capisce lo sviluppo di tanti suoi lavori, come quelli in mostra alla Galleria Liba: tanti blocchi compongono un insieme unico, narrazione priva di storia in cui l’unica trama è quella del filo strappato, ormai uno dei “marchi di fabbrica” del giovane artista. I blocchi si disperdono
sulla parete secondo un percorso estetico proprio, sono opere che intervengono comunque a segnare uno spazio, come in altri lavori Taini dimostra di saper fare: pensiamo alle sue griglie in cui su sottili chiodi vengono infilzate mozziconi di matita o buste di tè, oggetti esausti che ricavano una nuova vita dalla fantasia dell’autore, e ritrovano capacità di dare una nuovastruttura alla parete.
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