La Galleria d’Arte Contemporanea
Wikiarte
In Via San Felice 18, Bologna
È lieta di invitarvi sabato 8 giugno 2013 ore 18.00
Alla inaugurazione delle personali di
DAVIDE CORSERI
MAURIZIO VIRGILI
RAFFAELA QUAIOTTI
GREGORIO PRADA CASTILLO
La
moltiplicazione degli spazi dedicati alla cultura cresce
quotidianamente e perde, sempre di più, i riferimenti istituzionali. La
progressione inarrestabile di novità nell’ambito dell’immagine costringe
l’intero mondo culturale a seguire dinamiche repentine, puntando su
efficienze subitanee e non durature. Il ruolo della galleria, uno dei
pochi luoghi di assoluta dedizione artistica, diventa sempre più
complesso e chiamato a rispondere a esigenze crescenti e variabili. Per
la Galleria d’arte contemporanea Wikiarte questa è una provocazione e la
galleria bolognese dimostra la coerenza all’attuale correre del tempo
con una programmazione estremamente vivace. Quattro nuove mostre
personali, dall’otto al venti giugno, animano la galleria con
espressioni nuove come vuole la frenesia contemporanea.
I
toni cupi, gli esseri mostruosi o deformi, le visioni raccapriccianti,
l’ inquietudine d’incubo della pittura nera di Goya o di Blake sembrano
essere i riferimenti formali per il lavoro di Davide Corseri. La
sua interpretazione dell’affascinante e pericoloso mondo occulto rientra
nella storica tenebrosità cromatica ma la supera con uno sguardo nuovo,
analitico e dissacrante. Le immagini, da buie composizioni, si
trasformano in negativi di se stesse, memorie dell’immagine latente con
valori coloristici invertiti. Al posto di tonalità scure e spente si
estendono colori chiarissimi, quasi bianchi che, paradossalmente,
costruiscono quella che la storia dell’arte chiama “pittura nera”. Il
lavoro di Corseri dimostra come una semplice protesi tecnologica, la
fotografia, dona un punto d vista nuovo e rivoluzionario per il creativo
che è capace a coglierlo e svilupparlo nel linguaggio eterno della
pittura.
Maurizio Virgili,
l’artigiano dell’arte, della pittoscultura fa tesoro di ogni tecnica
artistica non pittorica e usa la tela come “trampolino” per spingersi al
di fuori o dentro lo spazio delle due dimensioni. La tecnica sfiora
l’informale nella sua cifra espressiva ma si libera dall’”obbligo della
materia-colore” coinvolgendo la presenza fisica oggettuale. Il
risultato è la “narrazione” dell’azione artistica intenta a “contattare”
lo spettatore e coinvolgerlo in un dialogo personale, anche se
pubblico. In tal senso le tematiche che interessano Virgili sono
incentrate sull’uomo, sul suo vivere, pensare e sentire, senza cadere in
sillogismi esistenzialisti, ma dedicarsi allo scorrere della vita.
L’attenzione dunque va di là dalla semplice attrazione della percezione
per i colori vivaci e le sporgenze plastiche. L’interesse è
richiamato da un’arte “fisica” e consapevole della propria corporalità,
come lo è unicamente il suo creatore, l’uomo.
Raffaela Quaiotti
impegna vetro, acrilico, acquarello, vino e caffè in una ricerca
artistica ricca di riferimenti storici, di maestria accademica ma anche
d’inventiva dinamica. La linea scorre su i volumi e gli accarezza come
guidata dalla mano di Modigliani, la forma si scompone e ricompone in
strutture angolose di stampo cubista, il colore si estende in definite
campiture simbolista e la narrazione è irreale nella fantastica
atmosfera metafisica. Quaiotti dispone della ricchezza dell’artista
erudito e l’unicità della creatività, capace a costruire un linguaggio
personale dall’espressione “poliglotta”. I lavori della pittrice veneta
portano l’eleganza e l’emotività del sentire femminile, donando alla
raffigurazione una “melodicità” coinvolgente lo sguardo in un percorso
visivo poetico che sfiora l’onirico e permette all’occhio, come
all’anima, di abbandonarsi ai dolci suoni della pittura.
Il
disegno, la linea curvilinea, il tratto descrittivo sono le prime
espressioni pittoriche. La roccia, il tessuto, la pelle sono le prime
tele degli artisti primordiali. Il colore, di tonalità primarie, è
organico e vive nel tempo trasformazioni cromatiche. Non
esiste uno stile figurativo o astratto, ma solo una narrazione
-decorazione, un atto di raccontare con la bellezza di cui è capace
l’essere umano. Gregorio Prada Castillo conosce
bene questo mondo e lo celebra con una ricerca dedicata alle prime forme
artistiche e in stretto contatto con loro. L’artista si avvale di
supporti, colori, materie, iconografie che permettono un dialogo tra
passato e presente che genera risultati definibili Primitivismo, ma
anche Astrattismo formale o Naif, il che dimostra quanto le etichette
storiche sono restrittive sia per l’arte di oggi, come per quella di
ieri.
Critica:
Presentazione a cura del Critico Denitza Nedkova
Curatori:
Deborah Petroni
Rubens Fogacci
Intervento:
Intervento a cura di Irene Gianello per l’Artista Raffaela Quaiotti
Sponsorizzata da:
Durata mostra:
dal 8 al 20 giugno 2013
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato
domenica e lunedì chiuso.
Ingresso libero
Dove:
Galleria d’arte contemporanea Wikiarte
Via San Felice 18, Bologna
Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
Sito: www.wikiarte.com
I nostri cordiali saluti
lo Staff
Galleria Wikiarte
Via San Felice 18
40122 Bologna
orari:
da mercoledì a sabato
dalle 11.00 alle 19.00
martedì e domenica
dalle 15.00 alle 19.00
tel.051-5882723
skype: www.wikiarte.com
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