ANDREA
CHIARANTINI
KIKI FRANCESCHI
L’ O R D I N E I M P E R F E T T O
A. X T. E. V.
dal 4 al
18 giugno 2013
L’ORDINE IMPERFETTO
Un
viaggio, un percorso, un’esposizione.
Alle
Murate dal 4 al 18 giugno
Un viaggio nel mondo complesso e magico che abita
l’immaginario. Un percorso creativo fatto per stimolare la curiosità del
visitatore. Un’esposizione di carattere didattico per mettere in luce lo
stretto rapporto che c’è tra arte e artigianato, creazione e sperimentazione e
insieme possa testimoniare il lungo
tragitto di studio e di lavoro sotteso alle realizzazione di un’idea.
E’ questo il concetto e il senso dell’ esposizione
studiata da Andrea Chiarantini e Kiki Franceschi:
“In
questi luoghi della Murate a Firenze si compie un viaggio esplorativo dentro il
nostro mondo di artisti. Attraversiamo il
Disordine perché dal caos creativo nasce l’arte che il Cantiere
realizza, proponiamo nell’ Ordine imperfetto opere che intendono essere
mutanti, aperte al visitatore per interagire con lui, sostiamo nell’Agorà dove
ogni evento è condiviso e, a coinvolgimento avvenuto, ci ritroviamo dentro il
magico regno della Scrittura improbabile, luogo della trascrizione artistica e
letteraria compiuta.”
Ad
oggi ben 12 monumenti dei due
artisti sono stati eretti in Toscana dal giardino Agorà di Caldine, al
bassorilievo Darsi una mano, Le grandi ceramiche di San Lorenzo a Greve, Il
monumento Mani e Fatti di Arezzo, la Piazzetta del Tempo di San Gimignano,
l’Obelisco di Porcari. Le opere sono frutto di una collaborazione costante e
entusiastica con gli ingegneri e gli operai, in mezzo alla gente che
incuriosita chiedeva di essere partecipe. Sono stati coinvolti gli operai,
sulle prime diffidenti, che nel corso dei lavori entravano nello spirito
dell’opera, davano preziosi suggerimenti sentendosi oramai parte in causa. Le
persone intorno, sapendo che quel lavoro era a loro destinato, ne andavano
fiere. Un percorso contemporaneo, grazie alla scelta di materiali poveri e
tecnologici come il cemento armato, la ceramica, il rame, la vetroresina, il
mosaico, rivolto al presente e intriso dell’idea che l’opera artistica può
essere realizzata e fruita da coloro che sanno di vivere il loro tempo.
1)
IL
DISORDINE
Un omaggio al caos creativo.
La fucina di Vulcano in
piena azione. Che ne uscirà?
Un monumento alla danza, un
ostensorio, un piede di poeta, un sasso inciso con segni misteriosi, fiamme
paravento… L’inconsueto è di casa.
Qui si stimola la fantasia,
s’invita a volare alla ricerca dell’isola di Peter Pan
2)
IL CANTIERE
Il luogo dove il progetto tenta di
farsi strada, esplorando i mezzi o ricercandone nuovi.
Qui s’ incontrano disegni,
progetti, opere pittoriche modellini di monumenti e sculture
dalle forme stravaganti, ironiche e inconsuete, realizzate in differenti
materiali , creta, vetroresina, corda, rame, legno e ferro
3) L’ODINE IMPERFETTO
E’ il momento in cui l’opera si è
realizzata e tenta un dialogo, saggia un’ interazione con il visitatore
ripensando ai luoghi della tradizione e della bizzarria, stimolando curiosità ed emozioni insolite
presenti opere di rilievo per le proporzioni ed ambizioni
4) L’ AGORA’
L’idea dell’agorà accompagna idealmente tutta la progettazione.
Il luogo ideale dove ci si incontra con
gioia e amicizia.
opere simboliche progetti di opere
pubbliche, obelischi e fontane, panchine dalle forme fantasiose, obelischi,
sculture di mani e piedi-simboli della presenza dell’uomo come segnali di un
mondo passato e a venire.
5)
LA SCRITTURA IMPROBABILE
Trascrive l’opera con segni inconsueti
e bizzarri, magici e ammalianti, che seducono nel gioco di ammiccamenti e
rimandi.
Non è forse così che nascono la poesia
e l’arte tutta?
Opere pittoriche, libri d’artista e
sculture che si svelano il profondo legame tra scrittura e visione
AXTEV, ovvero arte per tracce di esistenza
visibili. Il titolo misterioso ed ambiguo: per dire che l’arte contiene tracce
del vissuto, dell’esistenza, della passione e del sentimento, tracce che
affondano nel sabbioso terreno della storia umana; che vivere è anche sentirsi
parte dell’universo e del cosmo, misteri di cui poco sappiamo ma dai quali
siamo catturati quando iniziamo a creare qualcosa di nostro e dai quali
ricaviamo meraviglia e furore.
KIKI
FRANCESCHI
Nasce
a Livorno e vive da oltre trentacinque anni a Firenze. Discende da una
famiglia di schiumatori di mari, di
origine corso- marsigliese, i “ Franceschi” appunto, che le hanno trasmesso
sicuramente il gusto per l’avventura, l’amore per il mare, gli spazi aperti. Si
è laureata in Lingue a Pisa, ha dipinto come una forsennata, scritto e
tradotto, tenuto conferenze. Nel 1979 si avvicina al gruppo Lettrista, nel 1981
entra nel movimento INI, cominciando una sperimentazione poetica e visiva che
ancora persegue. Dal 1970 ad oggi fa oltre quaranta personali in gallerie
italiane e collettive in musei italiani e esteri
ANDREA CHIARANTINI
Si è laureato
in Architettura nel 1978 presso l’Università degli Studi di Firenze. Nello
stesso anno dà vita con Kiki Franceschi alla “Operazione Lavoisier", 49
libri d’artista che costituiscono una sorta di storia dell'arte su artisti
contemporanei delle più svariate tendenze; dal 1993 le opere sono visibili alla
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze [Gabinetto Stampe]. Nel 1995 con Kiki
Franceschi pubblica “Segnali da Nessun Luogo”, libro indagine sui sentieri
dell'arte contemporanea e sul ruolo dell'artista nella società. Oltre quaranta
le sue personali, tra cui una nel 1993 al Museo di Arte Contemporanea Luigi
Pecci di Prato, e numerose mostre collettive internazionali. Ha fatto parte del
movimento INI dal 1981 al 1990. Le sue ricerche nel campo pittorico lo hanno
ricondotto a pieno titolo nell’Inismo.
Le loro
opere e biografia completa è consultabile sul sito internet www.axtev.it
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