Il
libro mistico di Madre Cristina di Gesù Crocifisso viene illustrato, alla
presenza dell’autrice, il 14 marzo al Cenacolo di Santa Croce da importanti
studiosi e personalità del mondo cattolico. Ingresso
libero.
Un volume che raccoglie inni
sacri scritti da Cristina di Gesù Crocifisso, alcuni tradotti in greco liturgico
alla maniera bizantina da Mauro Agosto e altri in latino da Tuomo Pekkanen.
L’ultima tappa, prima del mistico «stato unitivo dell’anima con Dio», del suo
Viaggio Santo, iniziato trent’anni fa, che l’ha portata a vivere in un eremo ai
piedi del Monte del Carmelo a Potenza.
E’ il libro ‘Ad limina
Coelorum’ di Madre Cristina (Edizioni Feeria, Comunità di San Leolino 2012) che
viene presentato giovedì 14 marzo, alle 17, nella Sala del Cenacolo di Santa
Croce a Firenze (piazza Santa Croce 16), al cospetto dell’autrice, in un
incontro in cui, dopo il saluto del Rettore della Basilica Padre Antonio di
Marcantonio e della presidente della Fondazione il Fiore Maria Giuseppina
Caramella, interverranno oltre agli autori delle traduzioni in greco e latino
sopra citati, Carmelo Mezzasalma, Superiore della Comunità di San Leolino e
docente di Letteratura poetica e drammatica, e Timothy Verdon, direttore
dell’Ufficio Arte sacra e Beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di
Firenze nonché storico dell’arte. L’ingresso è libero.
Durante la presentazione
sarà Cristina di Gesù Crocifisso stessa a leggere parte dei suoi inni, che
verranno poi declamati anche in latino da Tuomo Pekkanen, professore di Lingua
Latina all’Università di Helsinki e dal 1989 redattore dei Nuntii Latini della
Radio finlandese, e letti e cantati in greco da Mauro Agosto, professore di
Lingua Latina presso la Pontificia Università Lateranense e specialista anche in
filologia musicale bizantina. Madre Cristina, «laureata in pedagogia con
indirizzo filosofico, poeta sacro, innografo, omileta, scrittore di Filotee,
esegeta ed ermeneuta delle Sacre Scritture, saggista», ha pubblicato trentatré
libri e molti articoli su riviste e quotidiani nazionali ed esteri e ha ricevuto
oltre cento premi. Vive in un eremo ai piedi del Sacro Monte del Carmelo e del
castello federiciano di Lagopesole, luogo elettivo presso il quale ha elevato
per grazia un santuario, consacrato e dedicato al Divin Crocifisso il 14
settembre 2001, meta di pellegrini, giardino di ascesi, di incontro, di silenzio
elianico. Il 13 dicembre 2005, per mano di Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo
metropolita di Potenza - Muro Lucano – Marsico Nuovo, si è
consacrata.
«In “Ad limina coelorum” –
scrive Madre Cristina - l’anima – udito
il comando del Padre, sostenuta dal Figlio, fecondata dallo Spirito, passata per
gradi, stati e stadi in numero di quaranta, incontrata la Bellezza, che è Dio,
ed esplicitata attraverso le Arti (Inno Sacro, Canto gregoriano, Canto
bizantino, lingue bibliche e dei Padri, miniatura, icona) - giunge sulla soglia
del Paradiso, Citta di Dio, Mirabile Hierusalem. Dodici le porte e, accanto a
ognuna, un angelo e un apostolo; e, su ognuna, una perla e una nota musicale.
L’anima bussa ad ogni porta, canta un inno epicletico e di lode, chiede di
entrare per godere l’unione mistica con Dio».
Come spiegato
nell’introduzione del libro da Mauro Agosto, «questo volume è la tappa di un
lungo e articolato cammino interiore che ha condotto negli anni l'autrice
attraverso una sorta di ascesi letteraria e mistica insieme» e nei versi di
Cristina di Gesù Crocifisso «il lavoro sulla parola non nasconde, anzi esalta e
comunica potentemente l’intenso, assiduo lavoro di ricerca del Sé più autentico.
I suoi inni traducono l'esperienza spirituale in linguaggio carico di
reminiscenze biblico-liturgiche e rimandano al Cristianesimo dei primi
secoli».
Il libro è una indagine
incentrata su tre temi o figure fondamentali, come emerge anche nel postludium
di Mezzasalma: gli angeli, la porta della fede, la scala verso la contemplazione
di Dio. E, osserva nella prefazione Antonio Paolucci, ex ministro ora direttore
dei Musei Vaticani, «Cristina conosce e sa usare lo splendore “sciamanico” delle
parole, quelle nuove prodotte nel suo laboratorio poetico, quelle antiche tratte
dalle Scritture e dalla innografia greca e latina. Sa che le parole trasfigurano
e “transumanano”, ci trasformano e possono portarci al di là della nostra umana
condizione».
L’appuntamento, organizzato
da Fondazione il Fiore insieme a Opera di Santa Croce e Studio Teologico per
laici di Santa Croce, rientra nelle iniziative che da tradizione la fondazione
organizza in occasione delle festività pasquali.
Per ulteriori informazioni,
Fondazione Il Fiore. Tel: 055 224774
Cristina di Gesù
Crocifisso
(Cristina di Lagopesole), laureata in Pedagogia con indirizzo filosofico, poeta
sacro, innografo, omileta, scrittore di Filotee, esegeta ed ermeneuta delle
Sacre Scritture, saggista; direttore della redazione lucana della Casa Editrice
Piero Lacàita di Manduria dal 1985 al 2000; direttore del Centro Studi Giustino
Fortunato di Rionero in Vulture (Pz) dal 1991 al 1999; membro del Centro Annali per uno
studio
sociale della Basilicata di
Rionero in Vulture (Pz) dal 1981 al 1986; socio onorario della Fondazione
Federico II Hohenstaufen di Jesi, ha pubblicato trentatré libri e molti articoli
su riviste e quotidiani nazionali ed esteri.
Collabora con: università
straniere (Helsinki, Monaco, Avila – Universidad de la Mistica) e italiane;
pontificie università; seminari pontifici; facoltà teologiche (Triveneto,
Napoli); collegi dei Padri Gesuiti (Roma, Napoli);
diocesi italiane e
straniere; Chiesa ortodossa (Rodi, Malta, Kalimnos, Napoli); custodia di Terra
Santa; ordini monastici; comunità (Bose, San Leolino); accademie; fondazioni
(Federico II, Toniolo); associazioni, società, centri studi, biblioteche,
conservatori (Venezia, Barro); cenacoli letterari (Giubbe Rosse,
Firenze).
Sulle sue opere - tradotte in latino liturgico e classico (S.E.
Rev.ma Mons. G. Nazzàro ofm, Vescovo di Forma di Numidia e Vicario Apostolico di
Aleppo dei Latini, già Custode di Terrasanta; Prof. T. Pekkanen, Università di
Helsinki e di Jyvaskylà; Prof. M. Agosto, Università Lateranense - Città del
Vaticano; Prof. W. Stroh, Università di Monaco); in greco liturgico, secondo
ritmi innodici bizantini, classico e moderno (S.E. Rev.ma G. Zervós, Metropolita
dell'Arcidiocesi ortodossa d'Italia e Malta ed Esarca per l'Europa Meridionale;
Prof.ssa A . Merianou, filologa e poetessa, Atene-Rodi; Prof. M. Agosto);
tedesco, inglese, francese, spagnolo, polacco, arabo, grecanico e musicate
(utilizzando svariate forme musicali, da quelle arcaiche e gregoriane a quelle
classiche) dal M° L. Menga,
docente di Prepolifonia e
Musica medievale nel Conservatorio "B. Marcello" di Venezia; dal Prof. M.
Agosto, laureato in filologia musicale bizantina a Heraklion di Creta e dai
Padri A. Susca e G. Santolla o.s.b. dell' “Abbazia
Madonna della Scala" di Noci
(BA) - hanno scritto critici illustri su quotidiani italiani ed esteri, su
riviste specialistiche e ne hanno parlato in trasmissioni radio e televisive
(Sgarbi Quotidiani, Sereno Variabile, A Sua Immagine). Innumerevoli i concerti
eseguiti in Italia e all'estero.
Nella sua discografia
compare: De Eucharistia, Canti liturgici d'Occidente e d'Oriente de I Piccoli
Romei di San Michele Arcangelo. Dir. F. Mastroianni (Terni 2009; con G.
Baroffio).
Conferisce in convegni e
università, pronuncia Omelie e Inni Sacri nelle chiese, promuove incontri
ecumenici, esercita il ministero della predicazione. Ha conseguito
centoventicinque premi - tra cui sei nazionali sulla Pace - ed è presente in
numerose antologie.
Vive in un eremo ai piedi
del Sacro Monte del Carmelo e del castello federiciano di Lagopesole (Pz), luogo
elettivo da cui ha tratto il nome distintivo, presso il quale ha elevato per
grazia un santuario, consacrato e dedicato al Divin Crocifisso il 14 settembre
2001, meta di pellegrini, giardino di ascesi di incontro, di silenzio
elianico.
Il 13 dicembre 2005, per
mano di S.E. Rev.ma Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo metropolita di Potenza -
Muro Lucano – Marsico Nuovo, si è
consacrata.
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