Ho molto riflettutto prima di pubblicare questa intervista perché non riuscivo a modificarla editorialmente senza travolgerne il significato. Cambiare una parola, una sfumatura o anche solo la punteggiatura rende sicuramente più fruibile il testo ma non permette di seguire il contorto movimento del pensiero di chi risponde. Questo spazio che il giornale ha offerto al progetto ART 3.0 non è destinato ad uno sguardo critico sul lavoro altrui, ma è una finestra sul modo in cui gli artisti contemporanei affrontano il mondo. Uomini e donne che si raccontano
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