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L'Arte e la scuola che non c'è - Ilario Lupperini - 22 maggio 5 giugno - Pisa

LICEO ARTISTICO "F. RUSSOLI" DI PISA E CASCINA 
sede di Pisa

Da Mercoledì 22 maggio fino al 5 giugno presso il Centro Espositivo San Michele degli Scalzi SMS 
in via delle Piagge a Pisa, si svolgerà un importante evento espositivo degli insegnanti artisti del Liceo Artistico F. Russoli delle scuole di Pisa e Cascina.

- 22 maggio ore 17 inaugurazione della mostra
- 3 giugno ore 18, presentazione del libro "L'Arte e la scuola che non c'è" di Ilario Luperini
- 4 giugno, giornata della creatività con i ragazzi del Russoli di Pisa e di Cascina

Gli insegnanti che parteciperanno con proprie opere inedite sono i Prof.:
Patrizia Baldacci
Roberto Brunetti
Massimo Crivello
Daniele Dinelli
Aldo Filippi
David Giroldini
Sergio Lami
Roberto Martini
Valerio Mezzetti
Ivana Niccolai
Giovanni Pazzini
Alberto Scattolin
Paola Tiné 
Massimo Villani

Testo introduttivo di Ilario Luperini

Uno dei cardini della scuola artistica non può che essere lo sviluppo della creatività attraverso l'offerta agli studenti di occasioni utili a coltivare e arricchire le loro attitudini. Non insegnare l'arte, ma costruire con continuità momenti di riflessione che consentano l'acquisizione di modalità di pensiero e strumenti espressivi sempre più ampi e approfonditi. Quella capacità che molti anni fa ebbi a definire manualità colta, espressione entrata nel lessico comune. Niente di meglio, dunque, dell'esposizione di opere dei loro insegnanti artisti per indurre gli studenti a confrontarsi con una creatività che scaturisce da un ampio bagaglio di conoscenze, di competenze e di abilità. In questa mostra è proprio così: tredici personalità diverse, con linguaggi originali costruiti negli anni sulla base di raffinate ricerche sulle tecniche e sulle forme, si offrono non tanto come modelli, ma come stimoli al confronto. Dalle tecniche più tradizionali della scultura, della pittura e della grafica all'elaborazione elettronica dell'immagine. Da un realismo - ora di origine espressionista ora minuzioso nei dettagli e nelle soluzioni compositive - all'indeterminatezza di immagini sfuocate evocatrici di pensieri più che di suggestioni.
Difficile entrare nel dettaglio dei singoli artisti in questo breve spazio, anche se il poterlo fare sarebbe un esercizio interessante e utile. Forse in un'altra occasione.
Per ora una constatazione generale: in tutti si nota una forte verve creativa, raffinata attenzione tecnica, profonda capacità di andare oltre ogni stereotipo, verso un'assoluta originalità di linguaggio.
Tornano in mente lontani modelli di scuole artistiche in cui la manualità, il lavoro artigianale, la genialità, la conoscenza della storia e l'esperienza del quotidiano si integravano per creare prodotti d'eccellenza. Da lì scaturì l'ineguagliabile modello degli anni venti e trenta del novecento in Germania e, dopo la seconda guerra, il made in italy che lanciò il nostro paese ben oltre i suoi confini.
Modelli ed esperienze superate? Mah...!

Ilario Luperini

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