Maurizio Fulvio Tronconi nasce come grafico diventando poi restauratore di dipinti su carta. Questo desiderio di far riemergere dalla carta storie cancellate dal tempo è un motivo che resta fissato su quasi tutte le sue tele. Nelle ombre si devono cercare figure appena accennate, dettagli sommessi che ricreano l'intera storia narrata dall'oggetto in primo piano. Una ricerca di attenzione e di dialogo con lo spettatore, una richiesta esplicita di interazione dinamica. E allora se ci si sofferma a guardare un treno in corsa si possono sentire quasi i ricordi di alcuni viaggiatori che forse hanno percorso lo stesso viaggio e intrevederne altri forse in attesa alla prossima banchina. Storie su storie, giochi di ombre cinesi, macchie che diventano rose, paesaggi che richiamano corpi distesi e specchi d'acqua che riflettono pensieri presenti e passati.
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